a little bit of Ostia and its gasometer, a llittle bit of New York, a little bit of Arizona roads, a little bit of Via Emilia and its cyclists, a
little bit the entrance of a villa in Capri, a little bit of France, a little bit of the American highways with their motels and gasoline
stations, a little bit of Hollywood, a little bit of American fun fair, a little bit of Los Angeles, a hotel with a weird name "Riviera" as
the sea is not there - and then, a little bit of Switzerland - Adliswil - a little bit of that building at Eur - Rome, the one with all those
arches built at the time of Fascism - a little bit of a village in Padana plain, a little bit "The Warriors" going back to Coney Island,
a little bit of Tunisia, when you go from La Goulette Port to Sidi Bou Said
there is a part of Milan which leads me to different spaces and times; a journey through space, always in focus, and time and
memory, always out of focus
free of downtown ladies' formal dresses waiting for their guests, the suburban city becomes capricciosa, as the capriccio art of
Renaissance and Baroque when painters portrayed real_unreal landscapes, mixing weird buildings, archeological ruins and other
architectural elements
in the suburbs and borders, the city is free to express its playful chaos and, maybe, "She" welcomes everyone
un po' Ostia con il suo gasometro, un po' New York, un po' le strade dell'Arizona, un po' la via Emilia e
i suoi ciclisti, un po' l'entrata di una casa o una villa a Capri, un po' la Francia, un po' le highways
americane con i loro motel e distributori di benzina, un po' Hollywood, un po' i luna park americani, un
po' Los Angeles, un albergo con un nome strano perché il mare non c'è - e poi, un po' la Svizzera -
Adliswil - un po' quel palazzo all'Eur - Roma, quello con tutti gli archi, costruito durante il fascismo -
un po' un paese della pianura Padana, un po' il ritorno verso Coney Island dei Guerrieri della notte, un
po' la Tunisia, quando dal porto La Goulette vai verso il paesino di Sidi Bou Said
c'è una zona di Milano che ti porta contemporaneamente in tanti altri luoghi e tempi; un viaggio
attraverso lo spazio che vedo sempre a fuoco e il tempo, la memoria, che sono sempre sfuocati
tolti i panni della gran signora del centro che deve rispondere alle aspettative dei suoi ospiti, la città
periferica diventa capricciosa, alla maniera di quello stile, il capriccio, diffuso nel Rinascimento e nel
Barocco, in cui i pittori ritraevano paesaggi reali e, contemporaneamente, immaginari, tramite
accostamenti stravaganti di edifici, rovine archeologiche e altri elementi architettonici
nelle periferie e nelle zone di confine, la città è finalmente libera di esprimere tutto il suo giocoso caos
e, forse, di accogliere tutti